L’importanza della pubblicità per il rilancio della Fiat
Sergio Marchionne è stato sicuramente un personaggio molto importante per la crescita della casa automobilistica italiana. Attraverso strategie brillanti ed innovative, e grazie anche alla fusione del 2009 con il colosso americano Chrysler, è riuscito a trasformare Fiat in una grande azienda riconosciuta a livello mondiale.
Il successo dell’era Marchionne è chiaramente visibile anche nelle innumerevoli ed innovative campagne pubblicitarie che nel corso degli anni hanno permesso alla casa automobilistica italiana di affermare i propri modelli. Marchionne è sempre riuscito ad individuare il giusto messaggio pubblicitario per ogni modello, realizzando degli spot pubblicitari ben riconoscibili nel tempo.
I PRIMI ANNI IN FIAT: GRANDE PUNTO E 500
Il primo grande successo pubblicitario degno di nota si è verificato nel 2005, anno in cui a Torino è stata presentata la Fiat Grande Punto. La nuova vettura ha, sin da subito, suscitato grande interesse da parte della stampa e da parte del potenziale cliente. Due erano le armi vincenti: la nuova estetica e la nuova qualità rispetto alle versioni precedenti. Il responsabile Brand & Commercial Fiat di quell’anno affermava che per innamorarsi della nuova Grande Punto bastava guidarla perché era un’auto che parlava da sola. Proprio sull’onda di questa idea è stata ideata creata la campagna pubblicitaria di lancio: Marchionne voleva uno spot con poche parole ed è per questo motivo che venne realizzato uno spot interamente musicato sulle note di “senza Parole” di Vasco Rossi e solo alla fine una breve frase: “E’ arrivata. Punto.”
IL RILANCIO DELLA FIAT 500
Due anni dopo, più precisamente il 4 luglio 2007, Sergio Marchionne decise di rilanciare la Fiat 500 con un grande evento organizzato proprio al Lingotto. Durante la serata di gala venne presentato per la prima volta lo spot della Nuova Fiat 500 destinato a rimanere nella mente degli italiani per molto molto tempo, grazie anche ad una serie di immagini altamente significative e cariche di emotività, come ad esempio le immagini di Falcone e Borsellino, quelle delle manifestazioni degli operai a Mirafiori, di Margherita Hack, Pertini, Gaber e molti altri personaggi che in quel momento storico avevano un peso rilevante all’interno della società italiana. Questo spot è stato un vero e proprio “parto” per Marchionne. Lui stesso più volte, anche negli anni successivi, ha sempre dichiarato come quello spot fosse stato per lui molto importante e quanto lo sentisse in prima persona; lui stesso dichiarò alla Stampa: «Ho impiegato un’ora e mezzo per scrivere il testo al computer. Ma ce l’avevo in pancia da giorni».
2010: IL BINOMIO ITALIA-USA
L’anno 2010 verrà sempre ricordato come l’anno del cambiamento in casa Fiat: dopo anni di onorato servizio escono di scena le Fiat 600, Multipla, Ulisse, Croma e Punto Classic, ed entrano a far parte del gruppo dei nuovi modelli quali Jeep Grand Cherokee e Alfa Romeo Giulietta, che segnano un vero e proprio cambiamento di rotta per la casa automobilistica italo-americana. In quell’anno Marchionne dedicò molta pubblicità a Giulietta ingaggiando un’attrice americana che non ha bisogno di presentazioni: Uma Thurman. Uno spot ricco di sportività, eleganza e bellezza.
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LA NUOVA PANDA DEL 2011
Il 2011 è stato un anno tanto di successi quanto di difficoltà. Tante furono le problematiche che Marchionne incontrò in quell’anno: la rottura tra FIOM e GGIL avvenuta nello stabilimento produttivo a Pomigliano, la fuoriuscita di Fiat da Confindustria e il definitivo addio al contratto nazionale metalmeccanico. Marchionne affrontò tutte queste difficoltà in modo inaspettato ed originale: nel 2011 infatti decise di lanciare la nuova serie di Fiat Panda con uno spot interamente realizzato all’interno dello stabilimento campano dove i protagonisti erano gli operai al lavoro. Lo spot si concludeva con un messaggio chiaro e diretto: “Questa è l’Italia che piace”.
Alla luce di questi particolari ed ingegnosi spot è sicuramente possibile affermare che Sergio Marchionne ha avuto la capacità di pensare e di far realizzare delle campagne pubblicitarie in grado di rimanere nella mente degli italiani tanto da spingerli a recarsi in concessionaria per vedere e provare i nuovi modelli. Riuscirà il suo successore ad eguagliarlo?